Corsi post-partum
L’aspetto psicologico della maternità e del puerperio viene spesso trascurato.
Ci sono molti fattori che concorrono alla comparsa della depressione post partum, perlopiù di origine psicologica legata agli eventi immediatamente successivi al parto, come il cambiamento di ruolo della donna in ambito sociale, il timore per le sue imminenti responsabilità, il proprio aspetto fisico, la relazione col compagno da risaldare.
Nell’immaginario collettivo l’inizio della maternità è un evento carico di positività la madre è felice per definizione, ed in questo stato trova la forza per reagire ai problemi, in nome dell’amore verso il neonato ed il compagno.
L’interesse al periodo post partum, che costituisce un momento di profondo cambiamento nella vita e negli investimenti della donna, dell’uomo e della coppia, è affrontato solo nei casi in cui presenta problematiche rilevanti. Ora l’interesse si concentra intorno alle cure ed ai consigli per accudire al neonato o alla mamma che allatta, piuttosto che agli aspetti relazionali della diade madre-figlio, e alle emozioni ed ai sentimenti della neomamma.
In realtà se ci si sofferma ad ascoltare una puerpera, si scopre immediatamente che sentimenti e stati d’animo che vive non sono assolutamente identificabili in questi luoghi comini ed anzi, il rapportarsi ad essi, crea inevitabili stati di smarrimento e sentimenti di autocolpevolizzazione per non essere all’altezza del ruolo.
In realtà, quando nasce un bambino, nasce anche una madre, che necessita di sostegno e di contenimento affettivo allo stesso modo del piccolo che ha generato. La maternità è un evento d’enorme portata psicoaffettiva nel vissuto di donna; è sicuramente il più radicale cambiamento di ruolo che possa vivere.
Come aiutare allora le neomamme ad affrontare questa delicata fase?
Pensiamo che lavorare per la prevenzione del post partum significhi non solo l’ascolto dello stato emotivo e dei bisogni della donna, ma anche la valorizzazione di sensazioni e stati d’animo della neomamma, per condurla verso la piena elaborazione ed accettazione del nuovo ruolo che sta ricoprendo e la conseguente serenità nella relazione con il proprio bambino.
Crediamo che potrebbe essere favorito il superamento dell’isolamento della donna, aiutandola ad inserirsi in una rete di relazioni con altre mamme nella medesima condizione.
In questo modo sarebbe più semplice anche, rilevare forme di disagio psichico, che eviterebbero di sfociare in vere e proprie patologie.
Nella nostra ottica, la presenza dell’”esperto”, si configura come quella di un conduttore e di un “facilitatore” che valorizza le competenze delle madri e le aiuta a metterle “in circolo”, ottenendo il risultato di rassicurarle e di far loro acquisire nuove competenze mediante la discussione e il confronto.
Le finalità che ci proponiamo sono:
- Contenimento della fase baby blues e la prevenzione del disturbo depressivo nella donna,
- contenimento e prevenzione della patologia della coppia e del nucleo familiare (dal disagio fino ai maltrattamenti e abusi sui minori),
- creare le premesse affinché si sviluppi una cultura e una conoscenza approfondita del periodo post natale,
- porre le basi per creare una rete sociale, che possa alleviare la solitudine ed il senso di smarrimento, alle neo mamme e alle donne in attesa.
I nostri obiettivi vanno nella direzione di migliorare il riconoscimento delle emozioni, aiutare a gestire quelle ambivalenti, sviluppare ed incoraggiare la capacità di accudimento, aumentare l’autostima delle mamme, facilitare il rapporto il con il neonato, sviluppare la capacità di supporto.